Legge Bilancio, FISH: maggiori tutele per persone con disabilità

Questa mattina, FISH è intervenuta in audizione presso le Commissioni Bilancio per presentare le proprie osservazioni e richieste sul disegno di legge di Bilancio 2025. Nella memoria consegnata, la federazione ha sottolineato la necessità di politiche mirate e di risorse adeguate per sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie, in un contesto sociale sempre più difficile.

Negli ultimi quindici anni, le famiglie in povertà assoluta sono aumentate in modo preoccupante, e in Italia le famiglie con almeno un componente con disabilità sono oggi circa 3 milioni, corrispondenti a oltre il 12% delle famiglie complessive. Di queste, ben un quinto, secondo i dati del rapporto ISTAT 2022, versa in condizioni di deprivazione, con molti nuclei che vivono in condizioni di emarginazione e, in alcuni casi, di segregazione. I costi dell’assistenza e delle cure mediche si traducono in un notevole impatto economico sulle famiglie, ostacolando il loro percorso verso condizioni di vita dignitose. Inoltre, il peso dell’assistenza quotidiana grava pesantemente sui familiari, in particolare sulle donne – madri, mogli, sorelle – limitandone le opportunità di lavoro, formazione e istruzione, con il rischio di una continua perpetuazione delle condizioni di povertà. FISH ha inoltre richiesto agevolazioni fiscali per le famiglie che devono farsi carico direttamente dei costi di assistenza e un ampliamento dei criteri di accesso alle prestazioni assistenziali.

“La legge di Bilancio è un’opportunità per dare risposte concrete alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Tuttavia, i fondi attualmente stanziati risultano del tutto insufficienti a coprire i reali bisogni. Chiediamo con forza un incremento del Fondo per la Non Autosufficienza, una misura essenziale per sostenere chi necessita di assistenza continua e per alleviare il peso che grava sulle famiglie. Le politiche per la disabilità devono essere al centro delle politiche pubbliche. È indispensabile investire in servizi che permettano alle persone di vivere in modo indipendente e di scegliere dove e con chi vivere, come previsto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Servono interventi mirati per ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche che colpiscono soprattutto le famiglie in cui è presente una persona con disabilità e che risultano ancor più gravi nelle diverse aree geografiche del Paese”. A dirlo il presidente FISH e consigliere CNEL, Vincenzo Falabella.

QUI IL TESTO DELLA MEMORIA

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