Semplificazione amministrativa: segno positivo per la disabilità

Maria Anna Madia e Matteo RenziRaccogliamo i risultati di un lavoro di anni. Finalmente un Governo accoglie le nostre proposte in materia di semplificazione amministrativa e le fa proprie nel più recente decreto legge.”

Questo il soddisfatto commento di Vincenzo Falabella – presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – dopo la pubblicazione del decreto legge sulla semplificazione e trasparenza amministrativa (90/2014) che dedica uno specifico e denso articolo al tema della disabilità.

Scontato l’apprezzamento in “casa” FISH. 7 dei 9 commi che compongono l’articolo sono proposte che la Federazione evidenzia da anni in tutti i tavoli di confronto con di Ministero della Pubblica amministrazione (e prima con il Dipartimento Funzione pubblica).

Oggi, finalmente, i disabili gravi già riconosciuti invalidi totali o ciechi o sordi non dovranno più essere sottoposti nuovamente a visita per il solo fatto che compiono 18 anni. Basterà una richiesta amministrativa e verranno loro riconosciute le provvidenze spettanti ai maggiorenni. Senza visite ulteriori! Un trattamento simile è riservato anche ai minori con indennità di frequenza. Meno disagi per le famiglie.”

Sono interventi che non sono solo a costo zero, ma che fanno risparmiare tempo e quattrini alle persone con disabilità e alle loro famiglie oltre ad evitare visite inutili o superflue. Una disposizione simile riguarda le persone disabili con patente speciale. Nel caso la loro patologia o minorazione sia stabilizzata, per il rinnovo non sarà più necessario rivolgersi alla commissione medica locale (Asl e Motorizzazione), ma si seguirà l’iter comune a tutti gli altri patentati. Anche in questo caso: tempi di attesa inferiori e spese drasticamente ridotte.

Il tema della revisione dell’invalidità e dell’handicap viene finalmente affrontato in modo serio. Fino ad oggi la revisione era esclusa solo per le persone con patologia stabilizzata o ingravescente titolari di indennità di accompagnamento o comunicazione. Il decreto legge abroga questa assurda limitazione: la revisione non deve essere prevista quando la menomazione è stabilizzata, a prescindere dalla sua gravità e dalla titolarità dell’indennità di accompagnamento. Una scelta di buon senso e di ragionevolezza.”

E conclude Falabella: “Questo decreto va sicuramente convertito in legge senza snaturarne i contenuti. La FISH proporrà – anzi! – ancora ulteriori aggiunte, ma non può che cogliere con favore questo segno dopo anni di silenzio.”

Per approfondimenti si veda la dettagliata analisi in HandyLex.org:
http://www.handylex.org/gun/disabilita_semplificazione_decreto_legge_PA_2014.shtml

Condividi:

Potrebbero interessarti anche:

Politiche socialiScuola

FISH soddisfatta per ordinanza TAR Lazio: continuità didattica diritto fondamentale studenti con disabilità

LavoroPolitiche sociali

Lavoro e disabilità: 55 anni dopo lo Statuto, diritti ancora negati

AccessibilitàPolitiche sociali

Il Salone del libro di Torino è sempre più accessibile alle persone con disabilità

AccessibilitàPolitiche sociali

Patenti guida: accolte osservazioni FISH nella circolare congiunta Interno e Salute

Politiche sociali

FISH: pieno sostegno a mobilitazione associazioni toscane disabilità

Politiche sociali

Giornata Vita Indipendente, FISH: serve impegno concreto politica

Politiche sociali

Lavoro negato, l’altra faccia del Primo maggio

Politiche socialiScuola

Continuità didattica, FISH si costituisce a tutela del diritto di studio degli alunni con disabilità

For AllPolitiche sociali

Al via For All, la capitale diventa più accessibile

Politiche sociali

FISH: ancora violenza su persone con disabilità, urgente riforma sistema di tutela

Politiche socialiScuola

FISH si costituirà in giudizio a sostegno del dl 71/2024 

Politiche socialiScuola

FISH: difendere diritti studenti con disabilità, non rendite di posizione

Politiche socialiSalute

Sanità pubblica, ritirati emendamenti

Politiche sociali

Dazi e disabilità, FISH: no a politiche che penalizzano più fragili

Politiche sociali

FISH: nessuna ingerenza su politiche di inclusione in Europa