Family Act: la FISH in audizione

Commissione Affari SocialiSe ne parla sempre con maggiore insistenza con l’approssimarsi della legge di bilancio a cui le misure di sostegno alla famiglia dovrebbero essere saldamente ancorate e costituirne uno dei tratti distintivi: è il Family Act (A.C. 2561) recante “Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”, un disegno di legge con cui il Governo chiede deleghe per rivedere le misure attualmente previste a sostegno della famiglia (fiscalità, bonus vari, genitorialità, opportunità per le nuove generazioni, conciliazione dei tempi di cura familiare e di lavoro) e al contempo indirizzare nuove risorse assieme a quelle già previste ma oggetto di razionalizzazione.

Un atto quindi particolarmente importante e rilevante per i temi affrontati e per l’enorme numero di cittadini coinvolti.

Essere oggi convocati in audizione dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera che ha iniziato l’esame del disegno di legge ci ha offerto l’occasione di proporre indicazioni utili a migliorare un testo di importanza epocale e dall’impatto rilevante per le famiglie italiane, raccogliendo l’attenzione e l’apprezzamento dei parlamentari.” Così commenta Vincenzo Falabella, Presidente della FISH, all’uscita dalla Camera dei Deputati.

Garantire e supportare la famiglia nel suo ruolo educativo, di cura, di luogo di relazioni, di primo medium dell’abitare sociale – e quindi dell’inclusione –, di espressione compiuta della genitorialità che essa ricopre è un impegno ormai ineludibile per tutti”, prosegue Falabella. “Il testo è ampiamente apprezzato dalla nostra Federazione ma abbiamo suggerito correzioni ed aggiustamenti che consentano di migliorarne ulteriormente l’impatto per le famiglie ove sia presente la disabilità, sia dei figli che dei genitori.”

Ed in effetti la Federazione nella sua memoria che ha depositato in Commissione e che rende immediatamente disponibile nel proprio sito propone una serie di concreti emendamenti ai criteri e ai principi direttivi previsti dal disegno di legge delega: “L’idea di famiglia cui ci si rivolge deve includere l’attenzione alla disabilità, alla non autosufficienza, alle situazioni, magari temporanee, di severe patologie che impongono un maggior carico sulle famiglie articolando e calibrando in modo congruo le misure e i servizi di sostegno e di supporto: gli emendamenti proposti hanno questo senso quindi e riguardano bonus, servizi, supporti allo studio, alle generazioni future, alla conciliazione dei tempi del lavoro e della cura familiare. Abbiamo mosso solo il primo passo: dopo l’approvazione della legge delega inizierà l’elaborazione dei conseguenti decreti legislativi e su quelli l’attenzione dovrà essere elevata”, commenta Vincenzo Falabella.

Ed è anche sui futuri decreti legislativi che la FISH ha chiesto sia formalizzato come passaggio essenziale che venga richiesto il parere delle organizzazioni delle persone con disabilità, nel rispetto anche delle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Scarica il documento presentato dalla FISH (pdf)

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