Milleproroghe, FISH: disabilità, servono certezze sui tempi e sulla sperimentazione

L’approvazione alla Camera della questione di fiducia sul decreto Milleproroghe introduce importanti disposizioni per le persone con disabilità. L’estensione della sperimentazione della riforma dell’accertamento della condizione di disabilità a nuove province e il suo prolungamento a 24 mesi rappresentano passi positivi, a patto che servano a individuare eventuali criticità e colmare vuoti. È fondamentale ora che il Ministero della Salute lavori con tempi certi senza creare ulteriori ritardi nell’applicazione della norma che di fatto andrebbe a compromettere i diritti delle persone con disabilità.
La proroga al 2027 dell’entrata in vigore delle nuove regole nazionali di valutazione della condizione di disabilità può garantire un migliore assestamento del sistema, che non deve però tradursi in un rinvio nell’attuazione di diritti. Per raggiungere questo obiettivo è essenziale un confronto costante con le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, evitando che l’allungamento dei tempi si traduca in un ritardo nell’effettiva applicazione della nuova norma.
Bene l’istituzione di una segreteria tecnica di supporto al Ministero per monitorare la riforma e garantire affiancamento ai territori. Tuttavia, è necessario sin da subito verificare che le risorse da stanziare siano adeguate a garantire un’effettiva attuazione delle misure previste.
“Ogni riforma deve partire dai bisogni reali delle persone con disabilità e dalla loro piena partecipazione ai processi decisionali. Non possiamo accettare che i diritti vengano rimandati all’infinito. Siamo di fronte a un cambiamento importante, un’opportunità per migliorare la vita di milioni di cittadini e cittadine con disabilità. È fondamentale partire con il piede giusto, senza ritardi e incertezze. Ogni scelta deve essere fatta con responsabilità, mettendo al centro i diritti e il benessere delle persone. Dobbiamo garantire un sistema equo, inclusivo. Questa riforma non deve essere solo un atto burocratico, ma un vero passo avanti”. A dichiararlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.

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